è estate. fa caldo. l'ora di cena incombe e non so cosa preparare. nessuno ha voglia di andare a fare la spesa.
capita un po' a tutti, suppongo.
in situazioni di questo genere, di solito, c'è una ricetta sempre pronta a venire in mio soccorso. non è niente di straordinario, un'umilissima frittata, ma a me sembra speciale perché a casa dei miei questo piatto non si mangiava mai. solo di recente ho scoperto perché: mio padre sembra non amare le frittate. le uova sì, in tutti i modi: strapazzate, all'occhio di bue, sode, alla coque, e chi più ne ha più ne metta. da piccolo le rubava anche da sotto alle galline per bersele, la mattina presto, ancora calde. a me le uova piacciono, per carità, ma non mi spingerei a tal punto. e insieme alle uova, sulla tavola dei miei ci sono spesso e volentieri anche tutti gli altri ingredienti tipici di una frittata. patate, ancora meglio se quelle fredde del giorno prima (che dire, ognuno ha i suoi gusti), cipolle, verdure crude o preparate in vario modo. addirittura la pasta avanzata, saltata in padella. eppure nella mia infanzia questi ingredienti non si univano mai per dare vita all'italianissima frittata. "a papà non piace". queste quattro parole bastano di solito a bandire un piatto dal desco familiare.
è solo in età adulta, quindi, che ho scoperto il piacere di una buona frittata. da quando abbiamo piantato un orticello in un angolo del giardino, poi, le verdure non mancano mai. perché il bello di questa ricetta è proprio questo: sono possibili infinite variazioni, e spesso ho già in casa (o al massimo nell'orto) tutto quello che mi serve. essendo però una ricetta semplice, per me è più che mai importante che gli ingredienti siano di qualità. insomma freschi, locali e preferibilmente biologici.
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tanta borragine e un po' di acetosella pronti a finire in padella |
Frittata con quello che capita
uova (più o meno una a testa)
patate (se le lessate sul momento è meglio toglierle un paio di minuti prima che siano completamente cotte. insomma, meglio dure che spappolate. sennò quelle fredde avanzate di ieri vanno benissimo)
una cipolla, un paio di scalogni o qualche cipollotto
pancetta affumicata o speck tagliati a dadini
verdura mista a piacere: bietoline, spinaci, tarassaco, borragine, acetosella, ravizzone, fagiolini, zucchine, ecc.
menta, timo, salvia, erba cipollina o rosmarino
in una padella antiaderente, far soffriggere in un po' d'olio la cipolla affettata finemente e la pancetta. aggiungere le patate lesse tagliate a fette. se le patate sono novelle, si può anche lasciare la buccia. quando le patate cominceranno ad avere una bella crosticina dorata, aggiungere le verdure: quelle a foglia vanno tagliate a listarelle, le zucchine a fettine e i fagiolini (già sbollentati) a pezzetti. proseguire la cottura ancora per un paio di minuti, finché le verdure non cominciano ad appassire. aggiungere per ultime le uova sbattute con gli aromi tritati, sale e pepe. cuocere per qualche minuto, girare la frittata (e qui vi voglio!) e cuocere ancora per un paio di minuti. la frittata è pronta quando l'uovo non è piú trasparente e comincia a formarsi una crosticina dorata in superficie. togliere dalla padella, appoggiare su un foglio di carta assorbente e portare in tavola. Buon appetito!
p.s. questa è la base, ma si può variare all'infinito. l'altra sera mi sono accorta all'ultimo momento di non avere neanche un pochino di pancetta in frigo, ma ho rimediato con un pezzo di feta tagliata a dadini (che ho aggiunto insieme alle uova) ed era buona lo stesso. oppure si potrebbero aggiungere un po' di pinoli, o dell'uvetta. insomma, non ci sono regole fisse.
e i miei, cosa mangiano loro nelle calde serate estive? si fanno due spaghetti aglio, olio e peperoncino, che vanno sempre bene. tranne quando hai un nano di tre anni. che "all'uomo piccolo il peperoncino non piace". non ancora, quantomeno.